Piccola critica all'iper realismo

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PREMETTO CHE: con questa nota non voglio assolutamente denigrare il lavoro degli artisti che ho anche come watchers e /o visitatori, ma anzi a stimolare e a riflettere sul proprio operato e sui movimenti artistici in genere!
Cominciamo...

Oggi guardando alcuni lavori su DA dei vari gruppi ma anche di vari watchers, ho notato che molti sono in stile iper realista, cioè riproduzione fotografica a mano libera, tanto per intenderci sono disegni come questi: 25.media.tumblr.com/tumblr_lfi…

Ricordo che quando mi iscrissi al primo anno all'istituto d'arte ogni disegno o dipinto (anche la minima porcheria) dal mio punto di vista ancora cosi acerbo e immaturo in quanto a competenze artistiche e di storia dell'arte, mi sembrava una meraviglia e mi dannavo, in particolare i primi mesi, perchè non riuscivo appunto a disegnare in maniera decente e a fare qualcosa anche minimamente vicina a quella dei piu grandi.
Questo senso di impotenza e desiderio di migliorarmi tecnicamente, si  è affievolito qualche tempo fa, quando cominciai a studiare in storia dell'arte il Simbolismo e l'Espressionismo austriaco, quindi Gauguin, Van Gogh, Klimt, Schiele  (i piu importanti) e capii che l'arte non deve essere tutta uguale, cioè solo con uno scopo preciso e in quel caso la perfezione tecnica e soggetti sempre uguali, ma deve variare con i nostri sentimenti e stati d'animo, altrimenti l'arte non  è piu un modo per isolarsi dalla realtà e creare mondi nuovi, ma un altra gabbia in cui rinchiudersi e soddisfare sempre le esigenze altrui.
Ad esempio, come riportato già nello schema sul Simbolismo, Gauguin dipingeva i prati non di colore verde ma rosso, non per riprodurre fedelmente la realtà ma per mostrare le sue emozioni, o anche per dare una particolare atmosfera ad esempio ne "La visione dopo il sermone" lo spazio è dipinto interamente di rosso per stimolare l'immaginazione nell'osservatore, cosi come i fedeli che assistono nella loro mente alla lotta tra Giacobbe e l'Angelo, oppure ne "Il Cristo giallo" dove Gesù non solo è rappresentato in maniera molto stilizzata (volto e mani) ma è dipinto interamente con un giallo acido, una specie di verdognolo, colori che simboleggiano certamente non il corpo martoriato di Cristo, ma l'emotività del pittore, mosso in quel periodo da sentimenti di invidia e gelosia.

Chiusa questa parentesi, tornando a oggi, mentre appunto osservavo questi lavori, mi sono resa conto che evidentemente sia gli artisti ma soprattutto i committenti, non hanno ancora capito la funzione reale dell'arte visiva e della creatività. Che senso ha fare un ritratto preciso e identico senza nemmeno una sbavatura, una minima imprecisione millimetrica se oggi esistono le macchine fotografiche per questo?
Il disegno oggi come non mai serve per esprimersi, per realizzare ciò che si ha dentro, per riportare sì elementi esterni sul foglio schizzi, ma ovviamente non c'è gusto a riprodurli fedelissimamente senza un po' di elaborazione (oltre alla pazienza santissima e alla noia pazzesca di disegnare capello per capello)
A questo punto sarebbe più dignitoso abbandonare la matita e andare a fare foto, perchè lo scopo della macchina fotografica è proprio questo, cioè andare a riportare su pellicola, su supporto digitale un immagine scattata sul momento che riproduce fedelmente la realtà così com'è. Ma se il disegno prende il posto della macchinetta digitale allora che gusto c'è?
E' semplice voglia di far vedere quanto si è bravi o la voglia maniacale di precisione?
E in tutto questo, la sensibilità artistica, l'emozione, la creatività dove stanno?

Concludo dicendo a tutti coloro che vorrebbero avvicinarsi al disegno dal vero in particolare, di non preoccuparsi troppo di realizzare a tutti i costi corpi perfetti, muscolatura perfetta e visi straordinariamente realistici, la cosa piu importante è l'elaborazione e la vostra fantasia e se frenate queste due cose il lavoro fatto sarà solo un atto meccanico e non creativo.

Prima di concludere, ringrazio KaJu-Mania per avermi ricordato che esiste anche  la funzione journal!XD

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Comments18
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AntonioRussoTantaro's avatar
Ti rispondo punto per punto:
" mi sono resa conto che evidentemente sia gli artisti ma soprattutto i committenti, non hanno ancora capito la funzione reale dell'arte visiva e della creatività. "
Questo è già curioso. Cosa vuol dire "funzione reale"? C'è un manuale di cui non siamo a conoscenza che ci dice cosa significa davvero fare arte che abbia una funzione "vera" e cosa no?

"Che senso ha fare un ritratto preciso e identico senza nemmeno una sbavatura, una minima imprecisione millimetrica se oggi esistono le macchine fotografiche per questo?"
Ritratti perfettamente identici alla foto o all' originale non esistono, ci sarà sempre qualcosa per quanto piccolo, di diverso, che sia una sfumatura o una riga, al 99,9% della fedeltà Dove tu non trovi senso altri ne vedono eccome.

Il disegno oggi come non mai serve per esprimersi, per realizzare ciò che si ha dentro, per riportare sì elementi esterni sul foglio schizzi, ma ovviamente non c'è gusto a riprodurli fedelissimamente senza un po' di elaborazione (oltre alla pazienza santissima e alla noia pazzesca di disegnare capello per capello)
Ma uno sarà un pò capace di fare del disegno, della matita e del foglio un pò quello che gli pare? E se quello che uno ha dentro in quel momento è cercare di avvicinarsi alla perfezione della fotografia o della realtà cominciando dal foglio bianco?


"A questo punto sarebbe più dignitoso"
Ah, ci è sfuggito pure il manuale su cosa è dignitoso disegnare e cosa no. Mannaggia....

"Ma se il disegno prende il posto della macchinetta digitale allora che gusto c'è?"
Ma se io non ci trovo gusto e penso sia stupido e senza utilità, come possono gli altri non pensarla uguale?


"E in tutto questo, la sensibilità artistica, l'emozione, la creatività dove stanno?"
aridaje. Ci siamo persi un sacco di manuali con regole di verità riguardo al disegno e alle arti!